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Google Analytics 4: l'Analytics Sapiens!

Google si evolve: il passaggio a Google Analytics 4 migliorerà lo studio dei dati, trasformandosi in un microscopio capace di sezionare il Customer Journey come mai prima. 

 

La rivoluzione di Google Analytics 4 cambia il mondo… e noi pure! 

Almeno se non vogliamo rimanere sordi e ciechi rispetto a quello che c’interessa di piú: dati, dati, dati e ancora dati! Che si traducono in tendenze, gusti personali, e poi in performance e strategie. Quindi, parafrasando l’artista e dandogli per una volta torto, anche noi dobbiamo evolverci e il buco della serratura da cui sbirciare (si fa per dire, eh) non è piú GUA (Google Universal Analytics), dal 1 luglio 2023 ufficialmente in pensione, ma Google Analytics 4: una piccola rivoluzione nell’universo digitale.

Piccola… insomma!

Pillole di storia: lo strumento nasce nel 1995 (a occhio e croce il paleolitico) col nome di Urchin, prontamente acquistato da quei veggenti di Google, subisce molteplici evoluzioni fino ad approdare all’Analytics “migliore di sempre”, il 4 appunto. Che cambia in maniera sostanziale dal GUA: si passa infatti da una piattaforma session centric a una event centric, “e che vordí?” (esclameremo in coro) che il nuovo strumento è incentrato sullo studio degli eventi, i quali possono essere analizzati attraverso 25 parametri diversi, dinamica che da la possibilità di unire più fonti di dati.   

Vengono calcolate in modo diverso anche le tempistiche legate alla sessione di permanenza (cioè non esiste più il bounce rating o il sampling, come direbbero quelli bravi) e viene misurato con un metodo innovativo il coinvolgimento. Anche lo scrolling rientra tra le nuove metriche considerate.

Inoltre, si possono usare diversi filtri interni, per esempio quelli che escludono dal traffico il team che gestisce il sito web.

In altre parole: GA4 appare come uno strumento completamente evoluto e slegato dal suo predecessore.

Se mai ve lo stiate chiedendo allarmati, corriamo ai riapri e vi rassicuriamo: Analytics4 è stato costruito intorno alla nuova normativa sulla privacy (che nessuno pensi non si tuteli l’utente finale!) e, visto che c’era, utilizza la machine learning (cioè un sottoinsieme dell'intelligenza artificiale (AI) che si occupa di creare sistemi i quali apprendono o migliorano le performance in base ai dati utilizzati) per tracciare il percorso del cliente attraverso vari canali web e anche se si avvale di diversi dispositivi, detto fuori dai denti: non si scappa! 

In più, e questa è la “ciccia” per quelli che fanno il nostro mestiere, è possibile interagire con i canali pubblicitari di Google così da migliorare le performance delle campagne, dio sia lodato!

Dal 1 luglio 2023 (praticamente domani!) Google Universal Analytics sarà definitivamente dismesso, pace all’anima sua, ce ne faremo una ragione, e il solo modo per avere ancora qualcosa da dire nelle strategie di marketing digitale è apprendere il nuovo verbo: Google Analytics4.

Non avete più scuse e, in ogni caso, quando leggerete questo blog, sarà già tardi per avanzarne.

Alla prossima rivoluzione digitale.

… magari ci sentiamo anche prima, và.